``Entrare in una grotta è come aprire le porte di un nuovo mondo: si tratta di un ambiente ricco di sorprese nascoste, a tratti claustrofobico e poi vasto, vuoto e pieno, totalmente disabitato e improvvisamente affollato di pipistrelli. Le grotte sono generate dall’azione della natura e tuttavia sembrano sussurrare in silenzio, sono fredde ma ci fanno sudare, sono inospitali ma irresistibili. In verità l’uomo ha appena iniziato a esplorare ciò che sta sotto la terra e ha scoperto solo una minima parte del mondo sotterraneo.``
Tour di gruppo minimo 20 massimo 25 persone.
Partenza da Napoli.
5 Giorni / 4 notti
Dal 24 al 28 marzo – Ver. A
Dall’1 al 5 maggio – Ver. B
Dal 2 al 6 giugno – Ver. B
Dal 23 al 27 giugno – Ver. B
Dal 21 al 25 luglio – Ver. B
Dal 22 al 26 agosto – Ver. B
Dal 22 al 26 settembre – Ver. A
Dal 20 al 24 ottobre – Ver. A
Dal 10 al 14 novembre – Ver. A
Questo tour è proposto in due versioni che si differenziano il secondo giorno:
A) 2° GG entroterra sannitico;
B) 2° GG Costiera Amalfitana.
Per gruppi precostituiti, è possibile richiedere date ad hoc.
“Oggi mi son dato alla pazza gioia, dedicando tutto il mio tempo a queste incomparabili bellezze. Si ha un bel dire, raccontare, dipingere; ma esse sono al disopra di ogni descrizione. La spiaggia, il golfo, le insenature del mare, il Vesuvio, la città, i sobborghi, i castelli, le ville! Questa sera ci siamo recati alla Grotta di Posillipo, nel momento in cui il sole, passa con i suoi raggi alla parte opposta. Ho perdonato a tutti quelli che perdono la testa per questa città…………”
(Johann Wolfgang Goethe)
varcando la maestosità dell’acquedotto “Carolino” si entra in un’altra dimensione, come se ci si trovasse in un luogo diverso dalla Campania. Il borgo sorge su uno sperone di tufo nella Valle Caudina, luogo memore di epiche vicissitudini belliche fra Romani e Sanniti. Conserva oggi un aspetto ed un’atmosfera dell’età medioevale di cultura meridionale.
stupore e meraviglia: colui che non è assalito da questi sentimenti nel trovarsi di fronte a tanta bellezza forse non è in grado di emozionarsi. Non si può non rimanere incantati davanti ad un così perfetto connubio tra opera dell’uomo e della natura e ad uno scenario di così incredibile valore.
furono trasformati da luoghi di culto greci e romani in luoghi di culto cristiano nella tarda antichità e nell’alto medioevo; a partire dalla metà del Settecento, si assiste alla “riscoperta” dei templi grazie alle opere di artisti e viaggiatori che diffondono l’immagine decadente, ma nello stesso tempo imponente, dei templi. All’epoca i templi di Paestum erano considerati le “architetture più antiche fuori l’Egitto”.
la porta del Cilento sotterraneo, lo spettacolo della natura in uno scenario da sogno; suggestivo, con ampi spazi scavati dall’azione millenaria dell’erosione carsica; uno dei complessi speleologici più estesi dell’Italia meridionale. A rendere ancor più suggestiva la visita è lo spettacolo “L’inferno di Dante”: “Nel mezzo del cammin di nostra vita…..”, un vero e proprio evento: unico, emozionante, suggestivo.
due gioielli di ineguagliabile splendore, sono stati inseriti nella World Heritage List dell’Unesco nel 1997.
prende il nome dal re Ferdinando II di Borbone che nel 1853 ne avviò la realizzazione allo scopo di creare un collegamento segreto sotterraneo tra il Palazzo Reale e piazza Vittoria, vicina al mare e alle caserme, in modo da consentire una fuga sicura e veloce in caso di pericolo, visti i rischi verificatisi durante i moti rivoluzionari del 1848.
splendido scorcio situato tra la Gaiola e la baia di Trentaremi, denominato Pausilypon cioè “sollievo dal dolore”, dove Publio Vedio Pollione fece costruire una villa, un teatro di 2000 posti e l’Odeion.